Il suono di una generazione
Un mondo lontano racchiuso in una parola densa di significati, sfaccettature ed interpretazioni, eppure secca, che colpisce veloce le orecchie dell’ascoltatore. E lo catapulta, letteralmente, in un luogo ed un tempo riconoscibili come pochi nella storia.
Erano gli anni ’50. Quelli dove essere giovani voleva dire, forse per la prima volta, affermare il potere del sogno e dell’immaginazione. E cominciavano a crearsi le prime icone popolari che avrebbero influenzato quella generazione, oltre a parecchie seguenti.
Quando abbiamo pensato al progetto di questa bicicletta, farci ispirare dall’immaginario e dalla musica di quegli anni ci è sembrato naturale. Tuttavia, nella nostra ricerca di qualcosa di netto, potente, definitivo, siamo andati oltre i volti, i nomi, i colori. Quello che cercavamo, lo abbiamo trovato in un’impronta sonora. Strumentale, vocale. In una parola, epocale.
Twang, è il timbro tipico delle chitarre più rappresentative di quegli anni. Armonicamente ricco, dominante sulle frequenze più gravi, colmo di riverbero come il motore di una Hot Rod
Twang è l’accento nasale, vibrante, dominato dall’ampia risonanza delle vocali, così caratteristico degli Stati Uniti del Sud. Dove nascevano le voci del country e del rockabilly, ed i nuovi poeti del jukebox celebravano quel nuovo, inebriante senso di assenza di limiti. Sulla strada, in amore, nel mondo.
Twang, per noi, è lo spirito di ama andare in bicicletta con la leggerezza, la speranza e l’entusiasmo di quegli anni indimenticabili. Di chi non ha paura degli spazi sconfinati davanti a sé.
Il volo diventa supersonico
Neppure il cielo è più un limite. Gli anni ’50 segnano l’inizio dell’era degli aviogetti, capaci di trasformare l’aria aspirata in forza di spinta. Infrangere la barriera del suono non è più un miraggio, eleganti prodigi meccanici solcano il cielo, alimentati dalla propulsione dell’ingegno e della fantasia.
Nel nostro progetto, ci siamo fatti ispirare dallo studio di molti velivoli di quell’epoca, tanto diversi tra loro quanto accomunati da una sola, irresistibile caratteristica: quella combinazione tra un carattere pionieristico, spregiudicato, quasi nervoso, e l’armonia di un design deciso ma raffinato, oseremmo dire aristocratico
Jet: l’ambizione della modernità
Jet: l’eleganza della forma
Jet, per noi, è l’essenza stessa della bicicletta: una presenza che non si può ignorare, un atto di sfida, pacifica, stimolante, armonica, con l’ambiente che ci circonda.
